Era mia intenzione sganciarmi dall’argomento terremoto dell’Aquila per un po’, ma gira uno strafalcione in rete che riguarda il risarcimento dei danni nei comuni dell’Aquila su cui ho qualcosa da dire.
Prendo a riferimento questo post dal blog Italian Spot perchè tutto sommato riassume bene i termini della polemica anche se toppa del tutto il ragionamento. Ne riporto solo un pezzetto … poi spiegherò come stanno davvero le cose.
E’ invece l’INGV che fa questa distinzione e diffonde alle agenzie il dato più basso quello del 5.8, specificando che il dato americano pari al 6.3 e relativo alla “magnetudo momento” MW. Ma nel sito del USGS non c’è traccia di questa classificazione. […] Perché soltanto per il terremoto del 6 aprile scorso si fa questa evidente differenziazione sull’entità della magnitudo della scossa? Per l’INGV e per il Governo il dato ufficiale è il 5.8 richter e basta! Per l’USGS è del 6.3 richter!!!
COME STANNO LE COSE
0) premessa: esistono diversi tipi di magnitudo. Sempre il sito INGV spiega le caratteristiche e le differenze. Riassumendo, comunque, la Ml è la magnitudo locale e si calcola sulla massima ampiezza del segnale sismico, quindi è possibile calcolarla in tempo molto breve rispetto all’accadimento del terremoto e quindi può essere comunicata in tempo breve alla protezione civile, ma quando i terremoto è molto forte e le stazioni molto vicine può sottostimare il valore. La Mw invece si calcola in modo diverso su onde diverse e a bassa frequenza e quindi per terremoti forti da una stima migliore (cito dal sito).
Poi c’è la INTENSITA’. L’intensità è legata alla scala Mercalli ed è totalmente legata al “risentimento” cioè sostanzialmente … quanto un terremoto è stato avvertito e quanti danni ha fatto. La scala ha diversi gradi di intensità per danneggiamento crescente. Ha una relazione con l’energia del terremoto, ma l’intensità di un terremoto di Ml 7 nel deserto di sabbia sarebbe ZERO!
1) il dato sulla magnitudo: seguendo il link alla pagina dell’INGV, si nota che sono riportati entrambi i valori, sia di Ml che di Mw. Entrambe le misure hanno una valenza scientifica e per forti terremoti sono date tutte e due, ma la Ml consente di avvertire la PC in tempo rapido. Quest fatto è il più rilevante perché per un forte terremoto, che prevede l’attivazione della PC comunque (essendo un probabile disastro) , è fondamentale più la rapidità che la stima esatta, che arriva comunque più tardi.
Detto questo … c’è una FONDAMENTALE INESATTEZZA in quello che sta girando in internet: per quel che ne so il risarcimento per i danni da terremoto è definito in base alla classificazione dei danni. NON alla magnitudo, quindi, ma alla INTENSITA’ cioè la scala MERCALLI e NON alla Richter. Credo, ma il sito della PC può essere forse più utile, che il limite per il risarcimento è il grado 6 di intensità mercalli (e non di magnitudo).
Questa somiglianza fra la Mw (6.3) e l’intensità limite (6) ha forse generato la confusione … ma tale è: CONFUSIONE. Può essere utile leggere in merito la risposta di Boschi (presidente dell’INGV) … [per comodità ho caricato il PDF ma si può trovare direttamente alla pagina della rassegna stampa dell’INGV].
E’ evidente che non c’è nessuna volontà di nascondere nulla, almeno da parte dalla comunità scientifica: le magnitudo sono date entrambe.
Il resto, i limiti per gli indennizzi, la quantità dei soldi e i tempi con cui saranno erogati alla gente sono competenza del governo e non della comunità scientifica e, ribadisco, NON sono legati alla magnitudo, ne Ml ne Mw.
Concludo con una cosa importante: il giornalista de Il Centro fa bene a riportare quella che si configura come una notizia importante ma l’Ing. Floris, prima di lanciare accuse piuttosto gravi (penali), dovrebbe studiare l’argomento un po’ meglio … .