La fantasia al potere …

A parte che la fantasia al potere era un slogan del ’68, se doveste attribuire questo slogan all’Italia o alla Germania dovrebbe essere automatico attribuirlo all’Italia.

Ma sinceramente dopo tutto quello che ho visto in questi ultimi anni e soprattutto in questi ultimi anni di crisi, se dovessi scegliere, direi che la fantasia è al potere in Germania. Ma dentro la gente proprio, tanto che anche gli amministratori pubblici hanno abbastanza fantasia da trasformare quello che toccano in oro e non in m***a come la maggioranza assoluta dei nostri.

E’ in corso Presa Diretta del 25 settembre 2011. Titolo “il Popolo”. Dopo una panoramica sull’Italia vista dai poveri, tenuti poveri da una politica nettamente mafiosa e cialtrona, si passa come al solito al buon esempio … alla Germania. E si capisce perché il divario fra i BTP italiani e i Bund tedeschi è così alto e cresce ancora. Perché il re è nudo e nessuno, quando il gioco si fa serio, può più permettersi di credere alle capacità di ripresa dell’Italia. E’ troppo tardi.

Mentre l’Italsider di Bagnoli è stata smantellata, dopo aver inquinato per anni, e la zona è rimasta un vero cesso, con tanto di divieto di balneazione, in Germania i tedeschi sono riusciti  rendere eco-sostenibili e produttive le ex-zone industriali.

Invece di buttare soldi per abbattere, li hanno investiti per riqualificare. Si sono inventati piste da sci coperte dove gli olandesi pagano per sciare (gli olandesi non i tedeschi). Ci fanno i soldi. Stupiscono i visitatori. Li attirano. Trasformano in oro e non in tristezza, quello che toccano. Donne e uomini grandi pur essendo piccoli.

I Italia è più diffuso l’esempio di gente piccola che se ne va in giro a fare la grande. La tristezza al potere.

Da noi le ex zone industriali diventano discariche di rifiuti speciali. E il peggio è che nell’antistante mare inquinato fanno il bagno i bambini. La mafia, la camorra e la ndrangheta fanno affari godendoci a sporcare e smerdare quanto più possible il territorio, ridendosela mentre i politici come Berlusconi e non solo, pigliano per il culo il popolo. Almeno quella parte di popolo che non era presente quando distribuivano la dignità e l’intelligenza.

In realtà le cose sarebbero più semplici. E’ tutto qui il concetto, come mi è capitato di dire spesso negli ultimi giorni. Far rinascere questo Paese è semplice. Ce lo dice la Germania.

Trasformare l’Italia in un Paese bello (non il BelPaese), tirandola fuori dallo schifo che è diventata, sarebbe un gioco da ragazzi. Basta la fantasia, e ci sono molti Italiani che ne hanno a pacchi, le competenze (e solo prendendo i ricercatori degli Enti Pubblici di Ricerca ce ne sono a pacchi di competenze) e la voglia di fare bene per il piacere di fare bene.

Ma prima dobbiamo liberarci per sempre di una classe dirigenziale cialtrona, incompetente, corrotta, piagnona e arrogante. Che sta rubando i nostri soldi, il nostro territorio e non più il nostro futuro (quello è andato) ma il presente.

Goooooooood Moooooorning Vietnaaaaaaaaaaaam!!!

PS: a proposito, sempre a Presa Diretta hanno detto che quando la differenza fra la valutazione dei BTP italiani e dei Bund tedeschi (presi a riferimento per la stabilità) cresce troppo, la gente vuole sempre meno comprare il nostro debito perché è troppo rischioso e perché il governo Italiano ha dimostrato di non avere i numeri per garantire il debito e quindi … l’interesse che lo Stato Italiano deve pagare per fare si che la gente si compri il nostro debito deve essere molto più altro (a garanzia del rischio). Ma quando l’interesse dovuto supera il 6% si entra nella zona di rischio default. Quando raggiunge il 7% sei diventato la Grecia. A fine Agosto quelli a scadenza decennale erano al 5.22. Adesso pare che siano oltre il 6%.

Dopo 3 anni persi a pensare ai cazzi di Berlusconi, negando la crisi, se poi a Tremonti e compari gli arrivano le pietre invece delle monetine … beh, non si potranno lamentare.

Branco … Comunale 1: vittime di serie B

C’è qualcosa che non torna nella situazione sicurezza a Roma.

Forse si dovrebbe istituire la forma giuridica di “vittima sotto il centro sinistra” e “vittima sotto il centro destra”. Perché a Roma la situazione sicurezza dei cittadini, in sostanza,  non è cambiata. C’era un debole andamento verso la diminuzione del numero di crimini, iniziato a partire dal 2006 in conseguenza della stipula dei patti per la sicurezza, e probabilmente questo andamento c’è anche adesso.

Però ancora oggi, per quel che ne so, a Roma mediamente circa 200 donne all’anno denunciano violenze carnali. Non so quante siano quelle che, subendo violenza in famiglia o da un conoscente, non denunciano l’accaduto. Stando alle statistiche, il 90% degli abusi è dovuto a conoscenti, quindi direi che sono migliaia.

Ma veniamo al dunque. Anno 2009, governo della Città Eterna nelle mani di Alemanno. Mille militari “distribuiti” sul territorio. Polemica e proteste della Polizia perché Tremonti “non gli mette la benzina nelle macchine” e Brunetta gli leva(va?) pure i soldi quando si ammalano. Nascono le ronde con il  “Decreto Sicurezza” o un provvedimento collegato.

Una donna subisce violenza al quartiere della Bufalotta … e non è la prima, si scopre. E ancora, una ragazza denuncia le violenze sessuali dell’ex fidanzato … e adesso, proprio adesso un’altra ragazza subisce uno stupro a Roma Sud (Tor Carbone).

Ma come mai questi fatti adesso non diventano la vernice di un quadro infernale, sbattuto ogni giorno sui TG di tutta Italia a dipingere un paese e una città entrambi di sinistra, dominati dalla violenza?

Forse perché oggi c’è il centro destra in entrambi e perché Roma ha i militari?

Toglierei il forse. Anzi lo tolgo. La campagna per le comunali di Roma e le nazionali del 2008 è stata una vera schifezza.

Mi sento di poter affermare che siccome oggi c’è la destra al governo sia del paese che della Città Eterna, la violenza sia essa “normale” che carnale, pur non essendo azzerata nella realtà, lo deve essere nella mente della gente.

La dimostrazione che l’approccio sia questo la troviamo a Milano che è una città governata dalla destra, in una regione governata dalla destra e che si trova in una situazione, per la sicurezza, sicuramente meno felice di Roma … Ebbene la colpa era, udite udite, delle sinistra che amministra(va) la provincia. Oggi la provincia è passata al centro-destra.

A Roma intanto  la propaganda continua a fare faville. Dal numero di Ottobre 2008 della rivista della Prefettura di Roma:

Quali sono stati gli interventi più significativi e, se ci sono stati, momenti di difficoltà operativa? “Non parlerei di eventi “significativi”, in quanto il lavoro finora svolto non è stato rivolto a particolari situazioni operative ma si rivolge al semplice quotidiano, ed è proprio questo aspetto che è maggiormente apprezzato dalla gente. Il poter percorrere le stazioni della metropolitana, il vedere scomparire esempi di degrado urbano sono elementi che contribuiscono ad una migliore qualità della vita.

Un c***o! Ma chi se ne frega dei militari a Laurentina o a Termini?

1) le stazioni sono tantissime e la maggior parte di esse non ha militari

2) i luoghi delle violenze carnali sono tantissimi … che c***o ci faccio con 4 militari dove non succede mai nulla?!

3) che ci faccio coi militari se poi la polizia e i carabinieri non hanno la benzina per pattugliare il VERO territorio?

4) i militari, come le ronde, non servono a una mazza dato che non possono fare nulla di attivo … servono solo a pigliare per i fondelli gli elettori di tutti gli schieramenti (soprattutto di destra) e a VINCERE le ELEZIONI!

Roma è più sicura di Milano e lo era già ad Aprile 2008.

Ma solo ad elezioni vinte il caro sindaco Alemanno, dopo aver speculato elettoralmente sul corpo di diverse donne mentre la destra nazionale e Romana dipingeva l’inferno in terra, oggi, leggero, dichiara:

[…] “I dati parlano chiaro: a Roma c’è un netto calo nel numero dei delitti e dei reati predatori. La media mensile dei delitti nel 2006 era di 18.448; nel 2007 di 18.808, nel 2008 di 15.521. Nel gennaio 2009 i delitti divengono 12.074”. Da un articolo del CorriereRomano

Chiudo con un frammento del volantino distribuito dal Centro Donna L.I.S.A (linkato su CenerentolaSiRibella):

[…] È ovvio che NON C’È POLITICA DI SICUREZZA, non ci sono strade illuminate, ronde o quartieri “vivibili” che ci garantiscano dallo stupro nel garage, o nella metropolitana affollata, o in una festa di fine anno, quindi l’ideale è uscire il meno possibile, che sia per divertirsi o per lavorare, e rimanere ben chiuse in casa dove il maggior numero di violenze viene consumato nel silenzio. […]

E’ per questo che dopo il Branco Parlamentare 1 e 2, mi sento di parlare di Branco Comunale..

Perché finchè anche un solo politico in Italia si permetterà di usare la sofferenza anche di una sola donna per vincere una sporca elezione e per fare demagogia e propaganda … quel politico per me farà parte del branco di stupratori.

Come se n’esce? Lo ripeto:

leggi severe, pene sicure e soprattutto una incessante campagna di informazione/formazione a tamburo battente che sradichi una volta per tutte questa schifosa cultura di machismo e violenza (di cui le ronde padane o nere che siano sono parte integrante) che appesta questo paese!

Euforia da consensi

Quelli che seguono sembrano segnali di un governo fuori controllo in preda all’euforia da consensi … ma, mi chiedo, se pezzi delle istituzioni, come i vigili del fuoco, i poliziotti e i dirigenti scolastici, notoriamente poco inclini alle proteste anti-governative, sono stati costretti a portare in piazza o sui giornali la protesta per i tagli a pezzi fondamentali dello stato … peraltro quasi tutti legati alla sicurezza … ci sarà pure qualcosa di vero.

Quante saranno allora le persone precarie, sottopagate e maltrattate che lavorano nel e per lo stato e che non meritano gli sberleffi di gente come Brunetta?

La protesta dei vigili del fuoco

Il governo cancella assunzioni e fondi: «Ci hanno preso in giro»

[…] C’è chi li ha definiti gli angeli del terremoto, sono stati presi ad esempio per sacrificio e abnegazione. Hanno lasciato per settimane la casa e la famiglia per venire in Abruzzo ad aiutare i terremotati e rischiare la vita (un vigile del fuoco è morto nelle prime ore dei soccorsi e un altro è rimasto gravemente ferito). Si aspettavano un minimo di attenzione e invece per tutta risposta hanno avuto solo promesse che non sono state mantenute.

[continua]

Gelmini attacca i presidi ribelli: “Chi non sa dirigere se ne vada”

Polemica dopo la lettera dei dirigenti scolastici alle famiglie. “Scuole senza soldi? Basta far politica, se non siete capaci cambiate lavoro”

Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato così la vicenda dei presidi del Lazio che hanno denunciato, in una lettera inviata alle famiglie, la carenza di fondi degli istituti scolastici. Sono state oltre 41.739 le lettere spedite da circa 300 presidi del Lazio aderenti all’Asal (Associazione scuole autonome del Lazio) per dare le cifre della scuola al collasso a causa dei tagli inferti dal governo: non ci sono i soldi per i supplenti (fondi ridotti del 40 %) né per le visite fiscali obbligatorie; da settembre non saranno più garantiti i servizi previsti per legge, come la copertura dell’ora alternativa alla religione. Ma la sortita del ministro non è piaciuta all’opposizione: “Che sia la Gelmini a cambiare lavoro”.

[Continua]

Brunetta contro i poliziotti: Troppi panzoni”. Poi ci ripensa

Nuova esternazione del ministro della Pubblica amministrazione. “Impossibile mandare passacarte in strada”. “Ma non volevo offendere”.

[…] Parole che provocano la reazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine, (già furiosi per la questione straordinari non pagati), l’attacco dell’opposizione e la retromarcia di Brunetta. […]

[Continua]

PS: ho avuto l’occasione di ascoltare, dal vivo, una rappresentante del sindacato dei poliziotti mentre esponeva quello che già so della legge 133 sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici. La poliziotta ha fatto presente quanti soldi, di uno stipendio già ridotto, perdano i poliziotti che passando molto tempo al freddo e alla pioggia (per esempio durante i turni allo stadio) si ammalano di raffreddore o influenza cioè di una malattia che non essendo riconoscibile come “causa di servizio implica la riduzione dello stipendio. A questo è servita la legge di Brunetta, non a far lavorare i nullafacenti ma a punire chi lavora sul serio e, come tutti, ogni tanto si ammala.

Perché i soldi ci sono … ma se li bevono!

In previsione di un prossimo post sulla ricerca in Italia, intanto riporto questo intervento di Marco Travaglio sulla finanza pubblica …

La Scuola Tagliata

Fortunatamente esistono giornalisti ancora degni di questo nome. Questa domenica Riccardo Iacona, un giornalista le cui inchieste spesso precorrono i tempi, si è occupato della scuola italiana su cui si è abbattuta la “riforma” Gelmini (in realtà Tremonti). La cosa che sempre lascia perplessi è realizzare come all’estero, in certi paesi come la Svezia, orrori come le classi ponte siano considerate per quello che sono: orrende idiozie. Stupisce anche realizzare come sia facile all’estero considerare i soldi spesi in istruzione ricerca e sviluppo per quello che sono: investimenti sul futuro della nazione.

Guardare all’estero, dove le cose giuste si riescono a fare, è l’unica speranza che resta a questo paese per cambiare. E allora facciamolo.

La Scuola Tagliata

Galline in fuga

Riporto, solo per darne maggiore diffusione, questo video, postato oggi sul Blog di Beppe Grillo, che rende l’idea di quale sia il livello del giornalismo in Italia … se da noi un Tremonti non è costretto mai a fuggire per evitare di rispondere …
Sarebbe da sbellicarsi se non fosse triste!