Se pensate che la libertà di stampa e la democrazia in questo paese non siano in pericolo e che i cittadini siano ben informati sui fatti perché c’è Striscia la Notizia … per favore continuate a leggere …
Il 3 ottobre 2009 si svolgerà una manifestazione organizzata dalla FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana). Qui sotto riporto un estratto del testo pubblicato sul loro sito.
“La Giunta Esecutiva della Federazione della Stampa Italiana, riunita oggi a Roma, – si legge nella nota emessa dalla Fnsi – ha confermato la manifestazione per la libertà di informazione, per una stampa che non vuol farsi mettere il guinzaglio da nessuno, che si terrà a Roma il 3 ottobre prossimo, in Piazza del Popolo, con inizio alle 15.30. La manifestazione è aperta a tutti i cittadini e, per questo, la Fnsi ha rivolto un invito ad aderire soprattutto alle forze sociali, sindacali, associative del Paese. […]”.
Questa manifestazione si rende necessaria perché sui giornali e sulle TV Rai+Mediaset, che plasmano (è il caso di dirlo) l’80% delle conoscenze e quindi delle idee degli italiani, ormai c’è spazio solo per il punto di vista della parte più potente e putrida della nostra classe politica che resiste sui suoi scranni dagli anni 80 (da cui sembra non si esca davvero, come cantano gli Afterhours) e che ha traghettato la mafia nel parlamento. Senza Report, Annozero, Presadiretta e simili, vivremmo in una realtà virtuale alla Matrix (il film).
Quindi è necessario comunicare al parlamento e soprattutto al Governo degli editti, delle epurazioni e delle azioni ILLEGALI di controllo delle trasmissioni televisive (vedi Scajola vs Annozero), che la misura è stracolma. Noi non siamo deficienti rincoglioniti e quindi vogliamo sapere tutto quello che c’è da sapere, per poi poter giudicare. Semplice no? La base della democrazia di fatto e non di facciata.
Io, come si evince dal banner nella colonna di destra, ho convintamente firmato. Però voglio aggiungere alla mia firma un commento.
Quando un giornale insabbia una notizia o addirittura rinuncia a un potenziale scoop solo perché qualcuno abbastanza arrogante e potente si fa rodere, la colpa è del direttore di quel giornale o del suo editore o di entrambi, che spesso sono servi ben pagati del potere.
Il fatto che cacciato un giornalista scomodo ci sia sempre un suo collega “zerbino” pronto a sostituirlo, dipende dal livello qualitativo medio della classe giornalistica e dalla meschinità del singolo.
Il fatto che quel bravo ma scomodo giornalista non trovi più lavoro lo si può imputare ancora a editori e direttori servili e compiacenti al soldo del potere, messi in posizioni così strategiche all’uopo.
Infine, il fatto che tanti giornalisti investigativi coraggiosi si siano trovati senza lavoro, isolati e umiliati, senza che una voce forte si sollevasse in loro difesa scoperchiando in tempo il tentativo becero di insabbiare sempre e comunque la verità … questo a chi lo imputiamo?
Ai direttori compiacenti? No, loro sono la causa diretta di questa situazione. Ai giornalisti zerbini? No, loro sono meschini crumiri scarsamente dotati. Ai politici? Solo in parte. I “migliori” fra loro hanno taciuto e omesso su cose anche peggiori (sebbene questa sia fra le peggiori) spesso per questioni di comodo. E allora?
Ecco, penso che la FNSI si sia svegliata tardi. Molto dopo i Marco Travaglio. Troppo dopo che tanti onesti giornalisti si sono trovati a pagare di persona per la loro caparbietà e professionalità. E poi l’Ordine dei Giornalisti. Ma per carità!!! Gli ordini professionali sono una emerita m***a. Ma l’ordine dei giornalisti che ha sempre lasciato parassitare giornalisti che sono la vergogna della loro categoria e sanzionato altri che invece sono motivo di orgoglio per l’Italia … con che coraggio aderisce?
E perché la FNSI non ha mai bastonato pubblicamente l’Ordine dei Giornalisti per non aver gridato forte e chiaro che in Italia l’informazione si stava incancrenendo e che i fatti stavano scomparendo dai giornali insieme ai veri giornalisti investigativi?
Sia chiaro: sono contento che la FNSI abbia lanciato la manifestazione e che l’Ordine abbia aderito.
Ritengo che, se non vogliamo essere presi in giro, dobbiamo pretendere che la FNSI e l’Ordine dicano chiaramente COSA cambierà da ora in poi nei loro atteggiamenti. Nei loro provvedimenti. Che si dichiarino il porto franco di qualunque giornalista cacciato per ragioni legate a mancate notizie, scoop insabbiati. Che siano il megafono di questi giornalisti e che c’informino in tempo reale sulle pressioni che i giornalisti ricevono e magari denunciano. Sempre. Perché noi stiamo dimostrando di VOLER sapere quando un Vulpio o un Travaglio o chicchessia ricevono un benservito e sono oggetto di ostracismo da parte di editori e direttori e perché. Vogliamo sapere tutto. Che vengano a galla gli zerbini, gli onesti artigiani e i coraggiosi giornalisti.
E’ il tempo della verità. Non tollereremo niente di meno. Lo devono ai Salvatore Borsellino e a noi.